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Archive for the ‘informazione’ Category

Dopo un mese di utilizzo intensivo del nuovo gioiellino della Apple, mi trovo obbligato, dopo insistenti richieste, a scriverne una breve recensione. Questo post risulterà quindi un po’ off-topic rispetto al normale corso del blog.

Esprimo subito il mio giudizio: rasenta la perfezione.

Innanzi tutto ho preso (Per essere precisi ringrazio il caro Teo per avermelo portato da NY) il modello da 8Gb, ovvero quello base. Ne sono però completamente soddisfatto, per via di un dubbio di cui vi parlerò in seguito.

Si tratta di un oggetto di ottima fattura, piacevole al tatto, sottile e soprattutto maturo. Dico questo perché la totale chiusura del software ed i rari upgrade dell’interfaccia hanno spesso portato i lettori Apple a funzioni molto limitate. Ad esempio il metodo di ricerca delle canzoni o la possibilità, per risparmiare batteria, di diminuire la luminosità sui vari Ipod. In questo caso invece si ha da subito l’impressione di avere sotto i polpastrelli un prodotto che ha dietro di sè anni di esperienza, sia a livello di fruibilità che di interattività. Gli accorgimenti sono molteplici e se ne scoprono continuamente di nuovi. Ad esempio se vi troverete a scrivere un testo di piccole dimensioni e vorrete modificare una lettera al centro di una parola senza zoomare, basterà tenere il dito premuto più a lungo e comparirà un’utile lente di ingrandimento che vi permetterà di raggiungere il punto desiderato.

Prima di comprarlo avevo delle perplessità, le quali sono state completamente smentite:

Innanzi tutto riguardo alla durata batteria: visti i precedenti non entusiasmati mi chiedevo come fosse possibile che un oggetto così sottile(più di quanto possiate immaginare) che in fondo è tutto schermo con tanto di visualizzazioni 3d potesse durare a lungo: invece è davvero prestante, anche tenendo contemporaneamente aperta la musica, safari e chissà che altro. E’ possibile regolare la luminosità( se messa al minimo vi durerà dei giorni) o impostarne l’intensità con regolazione in automatico. Difficilmente la terrete al massimo, a meno che non indossiate occhiali da sole.

le dimensioni: visto su internet sembra grande e scomodo, invece lo potete tenere nel palmo di una mano e soprattutto nella tasca dei jeans. E’ leggermente più lungo di un vecchio video, ma solo se li mettete vicini: altrimenti sembra addirittura di dimensioni inferiori.

il funzionamento di safari: La connettività e la interagibilità. La prima è perfetta, anche tramite hotspot difficili a cui connettersi, ad esempio tramite proxy non efficienti. La seconda, tramite questo direi mitico double touch che permette di zoomare manualmente con la pressione dei due polpastrelli, risulta ampiamente soddisfatta, senza contare che con doppia pressione si può zoomare in automatico, adattando la parte di testo che volete leggere allo schermo. Inoltre, come avrete sicuramente visto, con il semplice orientamento fisico del touch potete disporre la pagina orizzontalmente o verticalmente come vi è più comoda.

la digitazione: ho letto vari articoli sull’iphone in cui viene detto che risulta piuttosto complicata, non potendo avere il controllo fisico dei tasti, come succede ad esempio con un Blackberry. Ok, però questo non vuole dire sia facile sbagliare i tasti. Chiaramente bisogna guardare dove si scrive (cosa che alla fine succede anche sui Blackberry, tant’è che la gente lo usa appoggiandolo al tavolo e non a memoria senza guardarlo). Per quanto piccoli però, non so come sia possibile, risulta facile centrarli, riducendo il margine di errore ad un limite assolutamente irrilevante. Per esperienza personale posso dire che per un risultato ottimale si deve usare l’indice e non altre dita.

Gmail, chi mi conosce lo sa: non posso fare a meno di gmail, del reader e di gtalk o messager. I servizi Google sono perfettamente utilizzabili e adattati allo schermo nella modalità mobile, ma funzionano correttamente anche nella versione normale se non c’è largo uso di ajax, difficilmente ridimensionabile. Ora si possono anche visualizzare i documenti o i fogli di lavoro. Per chattare è comodissimo connettersi tramite meebo, riuscendo ad avere aggregati in un’unica pagina tutti gli IM che si utilizzano solitamente ed allo stesso tempo un’ottima visualizzazione.

Come qualsiasi oggetto elettronico, l’ipod touch non è però esente da bug. Di seguito i due che ho rilevato:

– Quando si sfoglia la musica in modalità coverflow, se le copertine sono tante, capita che non carichi tutte le immagini se c’è un altra applicazione, ad esempio safari, in esecuzione. In questo caso si riscontrano anche rallentamenti che risultano essere molto fastidiosi, poichè i pochi frame a quel punto disponibili rendono sgradevole e a volte impossibile la selezione della musica.

– Mi è capitato che i video risultassero mal riprodotti (colori sballati, immagini distorte) se non si ricorreva ad un riavvio.

Direi che si tratta di due problemi marginali ed occasionali, di cui solo il primo può preoccupare potenzialmente: qualora si disponga di un 16gb, con molta più musica quindi caricata, l’utilizzo della modalità cover flow può risultare non gestibile?

Ultima nota negativa la politica Apple in fatto di Ipod Touch, ovver oggetto destinato a visualizzare o ad eseguire contenuti, ma non a crearli. La trovo decisamente discutibile. Un notes sarebbe comodo. Anche altri servizi, come google maps sarebbero interessanti da utilizzare. O un client di posta o una chat interna. You Tube integrato è davvero utile e comodo, ad esempio. Allo stesso modo Itunes store.

Devo dire che lo sforzo compiuto da Apple è notevole, perchè questo prodotto è il risultato di un avanzamento non tanto tecnologico (alla fine la sola innovazione applicata è il double touch), quanto innovativo nel fornire servizi. Lo studio, affermerei maniacale, sull’interfaccia, curata veramente nei minimi dettagli, è ciò che fa la differenza. Di continuo si trovano utili accorgimenti, proprio quando servono. E’ in tutto ciò da ricercare il suo grande punto di forza, quello che dà l’impressione quando lo si utilizza di avere tra le mani qualcosa che è avanti di una generazione rispetto a quanto circoli ora sul mercato.

Da buon pro-opensource mi fa sognare per le future possibilità e personalizzazioni possibili che suggerisce, qualora ad esempio a dargli vita sia il caro linux.

Concludo quindi consigliandolo a tutti e promettendo di rispondere ad eventuali domande.

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Si inizia…

Eccomi qua, pronto ad iniziare questo percorso che affronterà fondamentalmente l’individualismo nell’arte.

Tengo a precisare che ho compiuto la scelta di non svelare alcuna informazione attinente alla trama nel caso l’argomento del post sia un libro oppure un film.

Allo stesso modo di non allegare nessun collegamento a critiche, saggi, biografie, siti attinenti all’oggetto in questione.

La motivazione di queste scelte è dovuta innanzi tutto alla scommessa che sta all’origine del blog: creare un luogo d’incontro su determinate opere, di modo che al mio incipit corrisponda il Vostro interesse e che sia proprio questo, manifestato tramite i commenti, ad accrescere i contenuti del blog e le nostre conclusioni in merito.

In secondo luogo, per focalizzare l’attenzione sugli argomenti che vengono suggeriti dai lavori che propongo e non tanto su quello che sta attorno.

Buona lettura!

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Tuxfeed

Tuxfeed organizza i post dei blog italiani su linux selezionandoli e proponendoli in un unico feed… un modo comodo per essere sempre aggiornati su quelli più recenti e interessanti, con la garanzia di attendibilità della fonte.

Molto interessante è l’interattività del progetto, che permette funzioni come votare e commentare, per maggiori informazioni leggete il manifesto del progetto.

Wildinis fa ora parte delle sue fonti, sperando di essere utile alla comunità.

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